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SE OTTO ORE VI SEMBRAN POCHE
“Perché al lavoro spettasse/il diritto al riposo, / decisero la lotta per il 1° maggio/ del 1886” I versi del poema Pervyj Pervomaj (il 1° maggio) di Vladimir Majakovskij richiamano la campagna delle otto ore, culminata nei fatti di Chicago del 4 maggio 1886. Nata per ricordare i martiri di quello sciopero, la data del 1° maggio ha finito per diventare la festa dei lavoratori.
Dopo 136 anni è ancora il caso di ricordarlo. Chicago è il quattro Maggio del 1886. Tremila operai sono riuniti in piazza per ascoltare il comizio dei sindacati, sono in sciopero da tre giorni, sei dei loro compagni erano stati uccisi dalla polizia nei giorni scorsi, la tensione è alta. Dal palco si chiedono otto ore di lavoro, otto di riposo e otto ore per la cultura, una rivendicazione che non è salariale, ma per migliori condizioni di vita.
All’improvviso, la polizia al servizio dagli industriali di Chicago carica. Irrompono nella piazza 180 agenti, alla fine degli scontri si conteranno undici operai morti, oltre cento feriti. Muore un agente, la polizia opera arresti indiscriminati sul posto. Senza un’ombra di prova, sono incriminati otto lavoratori, e in un processo burla vengono condannati a morte. Nel Novembre del 1887 le esecuzioni sono eseguite, ma solo su sei degli imputati.
Un movimento per la giornata lavorativa di otto ore, però, si era già affacciato già in Gran Bretagna nel 1832, e aveva avuto come ispiratori Robert Owen e Jhon Fielden, i quali affermavano che le classi lavoratrici avrebbero dovuto prendere in mano le “redini dei propri interessi”. Nel 1834 i filatori di cotone di Londra fissarono una data per rivendicare, con uno sciopero, la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario; ma il progetto fu abbandonato.
La formula che sarà chiamata delle tre otto: “Otto ore di lavoro, otto ore di svago, otto ore di riposo” appare per la prima volta nel 1855 su una grande bandiera, issata da lavoratori emigrati dalla Gran Bretagna in Australia nel parco a Melbourne. E’ negli USA che la lotta per le otto ore ha il suo inizio.
I motivi sono presto detti: la fine della guerra di secessione, nel 1865, vede il ritorno a casa dei reduci, e la contemporanea inevitabile chiusura delle fabbriche che lavoravano per l’industria bellica, apre uno scontro durissimo per la riduzione della giornata di lavoro, come unica condizione per aumentare l’occupazione. Sarà una legge dell’Illinois, approvata nel 1867, a stabilire la giornata lavorativa di otto ore in tutto lo Stato, dal 1° maggio, il giorno in cui, per consuetudine, si rinnovavano i contratti.
In Italia la prima manifestazione del 1° maggio si ha nel 1890, in una situazione politica confusa. La mancanza di un partito della classe operaia, il peso politico del movimento anarchico, sia la presenza di circoli spontanei di operai, rendono complicata la possibilità di trovare un elemento unificante.
Le condizioni per il proletariato erano assai pesanti. La lunghezza della giornata lavorativa, normalmente di dodici ore, giungeva alle sedici giornaliere, la disciplina militaresca presente negli opifici, lo sfruttamento indiscriminato di donne e fanciulli nelle filande e nelle zolfare siciliane, l’arbitrio padronale nella vita interna alle aziende, tutto questo insieme di fattori diede la stura a continue lotte e agitazioni. Tra molte rivendicazioni, a volte di tipo corporativo e arretrato, si fa strada con chiarezza quella delle otto ore; sarà il fattore di coagulo del movimento operaio.
Dunque il 1° maggio è festa nazionale, e non potrebbe essere diversamente, visto che la Costituzione recita all’articolo uno “ L’Italia è una repubblica fondata sul lavoro” Oltre che laica, questa data è diventata anche festa per la Chiesa, dopo la lunga tradizione cattolica che aveva contrapposto al 1° maggio la data del 15 maggio, a ricordo del giorno della pubblicazione dell’Enciclica Rerum Novarum di Leone XIII avvenuta nel 1891. Nel 1955 Pio XII, parlando ai lavoratori delle ACLI riuniti in Piazza San Pietro, proclama la giornata del 1° maggio come festa liturgica dedicata a San Giuseppe Artigiano, e quindi festa del lavoro cristiano.
La storia, questa storia insegna che nulla c’è regalato, che tutto può essere conquistato, ma con la lotta e con l’unità. Oggi il lavoro ha perso irrimediabilmente il suo valore sociale, è in continua evoluzione, sempre più etereo, sempre più vago, le norme che man mano si sono succedute, hanno smontato pezzi importanti delle condizioni dei lavoratori.
Il lavoro non è più al centro dell’attenzione della classe politica, e si che mai come in questa fase così delicata per il nostro Paese, il futuro dell’Italia e quello del lavoro sono indissolubilmente legati!
La fase che stiamo attraversando è densa d’incognite. Dopo oltre due mesi dall’inizio dell’aggressione russa all’Ucraina, la diplomazia non fa un passo avanti, al suo posto galoppa, al contrario, un’escalation che potrebbe sfociare in un conflitto globale.
Le condizioni politiche e sociali sono notevolmente diverse, la stagione delle grandi rivendicazioni sindacali sembra finita, ma la lezione storica del 1 Maggio è ancora attuale. Bisogna riprendere con nuovo vigore e nuova spinta ideale il nostro lavoro quotidiano. La storia del movimento operaio ci ha consegnato sconfitte, ma anche tante vittorie, che sono state ottenute con l’unità. E’ importante stare insieme, anche nelle diversità, che spesso non sono mancate, perché l’unità sindacale è un valore in sé, che va perseguito, sempre
Freud, a chiusura del suo Compendio di psicoanalisi, cita una celebre frase di Goethe: “Ciò che hai ereditato dai padri, riconquistalo, se vuoi possederlo davvero” Forse non è ancora troppo tardi per farlo.
W il Primo Maggio! W i Lavoratori!
Il 25 aprile 1945, settantasette anni or sono alle 8 del mattino, via radio,Sandro Pertini, a nome del Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia proclamava l’insurrezione in tutti i territori ancora occupati dai nazi-fascisti, mettendoli davanti all’alternativa “ Arrendersi o perire!”
In realtà la lotta era già cominciata qualche anno prima, dopo l’armistizio dell’8 Settembre del 1943, e ancor prima con gli straordinari scioperi del Marzo dello stesso anno a Milano, Torino e Genova; ma la data del 25 Aprile ’45 rimane data simbolica per chi combatté la guerra partigiana.
Erano donne, uomini, preti, operai, intellettuali, giovani, perfino ragazzi. Soldati e ufficiali dell’esercito italiano, lasciati allo sbando, scampati alle deportazioni in Germania perché non si erano arruolati nell’esercito della Repubblica di Salò.
Gente di ogni età ed estrazione sociale, con differenti idee religiose e politiche, ma tutti accomunati da un’identica idea: lottare per raggiungere la Democrazia, liberare l’Italia e mettere fine a vent’anni di dittatura fascista.
Non ci sono dati concreti, d’altronde sarebbe impossibile reperirne, vista l’estrema aleatorietà delle fonti, ma si stima che tra i 400.000 e i 500.000 partigiani e partigiane armati abbiano svolto azioni di guerriglia, di sabotaggio, di supporto all’esercito angloamericano.
Ma fu anche guerra civile, guerra contro la Repubblica Sociale Italiana, lo stato fantoccio voluto e sorretto dai nazisti, contro coloro che, giovani e giovanissimi, in buona o in mala fede, si schierarono dalla parte sbagliata, e che assieme a fanatici e sanguinari, si resero protagonisti di stragi, repressioni e atti di ferocia senza pari nei confronti delle popolazioni.
La data del 25 Aprile rappresenta anche l’avvio della fase di governo del CLN, che sfocerà nel referendum del Giugno ’46 per la scelta monarchia o repubblica, consultazione che vedrà per la prima volta le donne chiamate alle urne; poi dopo la nascita della Repubblica Italiana, la stesura della carta Costituzionale.
E’ da, da quelle donne e uomini che lottarono per la libertà e per la democrazia che discendono i valori fondanti della nostra Costituzione, basati sul lavoro, sulla pace, sull’uguaglianza, sulla libertà dal bisogno.
Questo racconto non può restare relegato alla retorica di una giornata! Va trasmesso alle giovani generazioni, va testimoniato nella prassi quotidiana. La lotta Partigiana deve ricordarci che nulla fu regalato, che tutto venne conquistato; ed è per questo che la Costituzione, con i suoi valori, nata dopo un ventennio di dittatura, rimane un bene indisponibile!
Quest’anno,in occasione del 25 Aprile, una riflessione si impone. Il tema, ovviamente, riguarda ciò che accadde negli anni tra il 1943 e il 1945, ed i possibili accostamenti a quello che sta accadendo in Ucraina dopo l’aggressione Russa.
L’ANPI, per parte sua, dichiarando il proprio totale ripudio della guerra come mezzo per risolvere le questioni tra le nazioni, ha assunto una posizione netta e condivisibile. NATO e USA stanno armando l’Ucraina affinché vada fino in fondo in questa guerra, e non perché sia più forte nel tavolo della trattativa che, prima o poi,bisognerà aprire; il risultato è che, come ha osservato il Pontefice, si è giunti alla “terza guerra mondiale a pezzi”
Non si parla quasi più di negoziati. Sembrerebbe che la pace, che chiede inevitabilmente delle mediazioni, non interessi più a nessuno, soprattutto alla stampa mainstream, che continua ad esaltare gli eroici ucraini, che vanno armati, per combattere efficacemente Putin.
Cui prodest? Si chiedevano i latini. Non certo all’Europa, che appoggia e rifornisce una guerra che ogni giorno che passa, rischia di trasformarsi in un conflitto mondiale.
E’ opportuno non farsi travolgere dall’ondata conformista e ribadire il nostro rifiuto più totale alla guerra, a tutte le guerre, la ricerca della pace è stato uno dei temi fondanti del manifesto di Ventotene, dal quale presero le mosse e le premesse per la costituzione dell’Unione Europea. Non dimentichiamolo.
W il 25 Aprile! W la pace!
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IL PANE E LE ROSE L’idea di dedicare una giornata internazionale alla donna parte da molto lontano. E’ diffusa l’opinione, che la data dell’8 marzo sia da collegarsi alla tragedia, avvenuta in una fantomatica fabbrica tessile di New York, nel 1908. In realtà, la giornata internazionale della donna, fu elaborata nel1909, negli Stati Uniti, su iniziativa del Partito socialista americano, che istituì il Woman da, per celebrare le lotte delle operaie che si battevano per migliori condizioni di lavoro. L’anno successivo, a Copenaghen, durante la conferenza internazionale delle donne socialiste, cui parteciparono cinquantotto delegate provenienti da tredici paesi, fu sancita la decisione di istituire una giornata internazionale, dedicata alla rivendicazione dei diritti delle donne e al suffragio femminile. Fino allo scoppio della prima guerra mondiale, i singoli paesi scelsero ognuno la propria data per la commemorazione. |
L’8 Marzo del 1917, a San Pietroburgo, le donne manifestarono, con un’imponente manifestazione, per chiedere la fine della guerra al grido di PANE e PACE, mutuando lo slogan della suffragetta inglese Rose Scheiderman (bread and roses) lanciato da quest’ultima durante una marcia di protesta, per ottenere il diritto di voto alle donne. In seguito, durante i lavori della seconda conferenza internazionale delle donne, nel 1921, fu stabilito che l’8 Marzo fosse la giornata internazionale dell’operaia, fissando un giorno comune a tutti paesi. In Italia, la giornata internazionale della donna, fu tenuta la prima volta nel 1922. Dopo la caduta del fascismo, l’UDI unione donne italiane, formata da militanti appartenenti al PCI, PSI, e al Partito d’Azione, decise di celebrare l’8 Marzo del 1945 la prima giornata della donna nelle zone liberate. Nel 1946 fu celebrata in tutta Italia, e vide per la prima volta la comparsa della mimosa. Nel 1975 le Nazioni Unite, nella carta dei diritti, affermano il principio di eguaglianza tra i generi, designando l’8 Marzo giornata internazionale della donna. Oggi del valore originario resta ben poco, la festa si è trasformata in una ricorrenza commerciale come tante altre nel tentativo, inutile, di cancellare le sue origini femministe, socialiste, operaie. L’8 marzo deve riacquistare l’importanza che merita e ispirare sempre più movimenti, mobilitazioni e proteste, quando necessario, per ottenere i diritti e le opportunità che le donne meritano
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ECCO DOVE ERA LA CGIL
GOVERNO MONTI | ||
12/12/2011 – Pensioni, Contro manovra e riforma Fornero CGIL CISL UIL Sciopero generale unitario con presidi davanti alle prefetture 4 ore |
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7/05/2012 – Contro politiche di austerità CGIL Sciopero generale con manifestazioni territoriali |
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18/06/2012 – “Il valore del lavoro” Per crescita e sviluppo CGIL CISL UIL Manifestazione |
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24/06/2012 – No Austerità Contro legge sul mercato lavoro e riforma ammortizzatori CGIL Sciopero generale con assemblee |
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27/06/2012 – Austerità e pensioni Contro fiducia alla manovra CGIL Presidio davanti a Montecitorio |
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20/10/2012 – Per cambiare le politiche del governo Il lavoro prima di tutto CGIL Manifestazione a piazza S. Giovanni |
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14/11/2012 – Per il lavoro, la solidarietà e contro l’austerità CGIL e sindacati europei. Sciopero generale |
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GOVERNO LETTA | ||
23/06/2013 – Per riportare il lavoro al centro dell’agenda CGIL CISL UIL Manifestazione nazionale a piazza S. Giovanni |
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13/11/2013- Contro la legge di stabilità CGIL CISL UIL Sciopero generale |
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14/12/2013 – Per cambiare la legge di stabilità CGIL CISL UIL Giornata mobilitazione |
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GOVERNO RENZI | ||
10/06/2014 – Pensioni, Piattaforma su previdenza e fisco CGIL CISL UIL Esecutivi unitari |
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22 e 24/07/2014 – Per il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga CGIL CISL UIL presidio a Montecitorio |
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25/10/2014 – Contro il Jobs Act e iniziative del governo sul lavoro CGIL Manifestazione nazionale a piazza S. Giovanni |
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17-19/11/2014 – Jobs Act, preoccupazioni e proposte su atti legislativi in approvazione CGIL I vertici incontrano le delegazioni parlamentari |
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26/11/2014 – Flashmob dei giovani contro il Jobs Act “Fa acqua da tutte le parti” CGIL Roma, Galleria Colonna |
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12/12/2014 – Contro il Jobs Act e la legge di stabilità CGIL UIL Sciopero generale di 8 ore con manifestazioni provinciali |
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dal 23 al 30/06/2014 – Jobs Act, Contro le norme sul controllo a distanza CGIL Flashmob in tutta Italia |
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19/03/2015 – Appalti, per un nuovo codice CGIL Banchetti e volantinaggi in tutta Italia per raccogliere firme |
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14/04/2015 – Politiche economiche in continuità coi governi precedenti CGIL Conferenza stampa sul Def |
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22 e 24/9/2015 – Pensioni Esodati e Opzione donna CGIL CISL UIL Presidi davanti al Mef |
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dal 5 al 15/10/2015 – Pensioni, Per chiedere la riforma della legge di stabilità e legge Fornero CGIL CISL UIL Presidi in tutta Italia |
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17/12/2015 – Pensioni/Legge Fornero Mobilitazioni unitarie CGIL CISL E UIL Attivi interregionali a Bari, Firenze e Torino |
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2016 CGIL Anno dei Referendum e della Carta dei diritti fondamentali del lavoro Elaborazione, raccolta firme e campagna di comunicazione |
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18/01/2016 – Jobs Act Inizia la consultazione degli iscritti CGIL Conferenza stampa presentazione Carta dei Diritti |
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1/03/2016 – Pensioni Cambiare la Fornero CGIL CISL UIL Perugia Manifestazione |
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21/03/2016 – Jobs Act, conclusa consultazione iscritti con 41 mila assemblee e con il voto di 1,4 milioni di lavoratori. Si decide per una proposta di legge e raccolta firme per referendum |
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2/04/2016 – Pensioni “Cambiare le pensioni” CGIL CISL UIL Manifestazione nazionale con articolazioni territoriali |
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9/04/2016 – Jobs Act Raccolta firme per tre referendum (appalti, art. 18, voucher) e proposta legge su Carta dei diritti CGIL Giornata di mobilitazione per lancio iniziativa |
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22/04/2016 – Pensioni A sostegno vertenza esodati e precoci CGIL CISL UIL Presidio davanti al Mise |
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dal 28/04/2016 al 15/05/2016 – Jobs Act, presentazione della proposta di legge che cambia diritto del lavoro CGIL Presentazione ai gruppi parlamentari |
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7/05/2016 – Globalizzazione “Fermare il TTIP” CGIL Manifestazione nazionale |
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1/07/2016 – Jobs Act 3,3 milioni di firme per i tre referendum CGIL Consegnate in Cassazione le firme per i Referendum |
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29/09/2016 – Jobs Act, manifestazione a piazza del Popolo CGIL Consegnate 1 milione e 150 mila firme per proposta di legge |
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GOVERNO GENTILONI | ||
26/01/2017 – Jobs Act, mobilitazione sui referendum “Con 2 sì tutta un’altra Italia” CGIL Assemblea nazionale su Referendum |
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11/02/2017 – Jobs Act Giornata nazionale di mobilitazione per i referendum CGIL iniziative in tutte le città |
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6/04/2017 – Jobs Act Presidio fino all’approvazione alla Camera Decreto cancella voucher e ripristino responsabilità solidale negli appalti CGIL Presidio davanti a Montecitorio |
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19/04/2017 – Jobs Act Presidio fino all’approvazione al Senato Decreto cancella voucher e ripristino responsabilità solidale negli appalti CGIL Presidio davanti al Pantheon |
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6/05/2017 – Jobs Act sostegno della proposta di legge “Carta dei Diritti Universali del Lavoro” CGIL Manifestazione nazionale a Roma |
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17/06/2017 – Jobs Act “Rispetto”, manifestazione contro il ripristino dei voucher CGIL Manifestazione nazionale |
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13/07/2017 – Pensioni, Riparte la mobilitazione sulla fase 2 CGIL CISL UIL Iniziativa nazionale quadri e delegati |
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14/10/2017 – Legge Bilancio, Per sostenere proposte su lavoro, previdenza, welfare e sviluppo CGIL CISL UIL Mobilitazione nazionale con presidi in tutte le province |
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02/12/2017 – Pensioni “l conti non tornano” CGIL Manifestazione nazionale con articolazioni territoriali |
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19/01/2018 – Sicurezza sul lavoro CGIL CISL UIL Assemblea generale |
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GOVERNO CONTE 1 | ||
24/07/2018 – Dl Dignità, Contro il ripristino dei voucher in agricoltura CGIL Giornate di mobilitazione davanti a Montecitorio |
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2/08/2018 – Dl Dignità, Contro reintroduzione dei voucher CGIL Flashmob piazza Pantheon a Roma |
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19/09/2018 – Sanità: pubblica è meglio CGIL CISL UIL Assemblea nazionale a Napoli |
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10/11/2018 – Diritti delle donne CGIL in piazza a Roma contro il ddl Pillon |
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13/12/2018 – Riforma relazioni industriali CGIL, CISL, UIL, e Agci, Confcooperative, Legacoop, siglano accordo |
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13/12/2018 – Patto della fabbrica Confindustria, Cgil, Cisl e Uil, firmato accordo su sicurezza lavoro |
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18/12/2018 – Legge di bilancio 2019 CGIL, CISL e UIL, iniziative nazionali a Roma, Milano e Napoli |
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09/02/2019 – #FuturoalLavoro, a sostegno della piattaforma unitaria di confronto con il governo CGIL, CISL e UIL manifestazione nazionale a Roma in piazza San Giovanni |
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15/02/2019 – Ambiente, Friday For Future CGIL aderisce alla mobilitazione per garantire futuro sostenibile. Maurio Landini incontra Greta Thunberg nella sede della Cgil il 19/04/2019 |
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26/04/2019 – Europa, Call to Action for a fairer Europe for workers CGIL, CISL e UIL a Bruxelles per manifestazione Ces, sindacato europeo |
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07/05/2019 – Europa e Mezzogiorno ‘La nostra Europa. La cultura, il lavoro. La cultura del lavoro’ CGIL, CISL e UIL a Matera, capitale europea della cultura 2019 |
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28/05/2019 – Codice degli appalti pubblici CGIL, CISL e UIL manifestazione a Roma in Piazza Montecitorio contro il decreto sblocca cantieri |
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21/06/2019 – ‘Ripartiamo dal Sud per unire il Paese’ CGIL, CISL e UIL, prosegue la mobilitazione con manifestazione nazionalea Reggio Calabria |
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04/07/2019 – Food delivery ‘No easy riders’ CGIL, da 8 città parte la campagna per i diritti, le tutele, la salute e la sicurezza dei ciclofattorini |
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GOVERNO CONTE 2 | ||
15/10/2019 – Patto per il Sud, rilanciare investimenti e creare opportunità di lavoro Firmano Confindustria, CGIL, CISL e UIL |
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10, 12 e 17/12/2019 – Lavoro e pensioni: settimana di mobilitazione Mobilitazione CGIL, CISL e UIL con tre appuntamenti nazionali a Roma e altre iniziative territoriali |
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14/03/2020 – Coronavirus, misure di contrasto e contenimento del virus negli ambienti di lavoro Governo e Parti sociali, sottoscrivono il Protocollo condiviso che sarà successivamente integrato il 24 aprile 2020 |
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25/03/2020 – Coronavirus, prevenzione e sicurezza dei lavoratori della sanità Siglato da CGIL, CISL e UIL e Ministero della Salute |
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25/03/2020 – Coronavirus, attività essenziali CGIL, CISL e UIL firmano intesa con Governo |
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30/03/2020 – Coronavirus, raccolta fondi per le terapie intensive CGIL, CISL e UIL raccolgono in dieci giorni un milione di euro |
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03/04/2020 – Coronavirus: tutela dipendenti pubblici CGIL, CISL e UIL sottoscrivono con Governo il protocollo |
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24/06/2020 – Clima CGIL, CISL e UIL seconda giornata d’azione globale sindacale |
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29/07/2020 – ‘La notte per il lavoro’ CGIL, CISL e UIL a Piazza Santi Apostoli |
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19/08/2020 – Coronavirus, misure di sicurezza per servizi educativi e scuole infanzia CGIL, CISL e UIL sottoscrivono protocollo |
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11/10/2020 – ‘Ripartire dal Lavoro’ CGIL, CISL e UIL giornata mobilitazione nazionale |
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10/10/2020 – Sanità, Pubblica e per tutti! CGIL, manifestazione a piazza del Popolo |
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28/10/2020 – Coronavirus, misure per il lavoro CGIL, CISL e UIL accordo col Governo su conferma 18 settimane di cassa Covid |
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29/10/2020 – Sisma 2016, solidarietà parti sociali CGIL, CISL e UIL e Confindustria, 7 milioni di euro raccolti e 130 progetti finanziati |
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30/10/2020 – Coronavirus, proroga misure per il lavoro Governo accetta richieste CGIL, CISL e UIL, 12 settimane di cassa integrazione Covid e blocco dei licenziamenti fino al 21 marzo 2021 |
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26/11/2020 – Artigianato CGIL, CISL e UIL firmato accordo interconfederale |
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GOVERNO DRAGHI | ||
10/03/2021 – ‘Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la Coesione Sociale’ CGIL, CISL e UIL sottoscrivono a Palazzo Chigi il Patto governo-sindacati |
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22/03/2021 – Amazon, primo storico sciopero al mondo per tutta la filiera CGIL, CISL e UIL sciopero di 24 ore |
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06/04/2021 – Coronavirus, misure di contrasto e contenimento del virus negli ambienti di lavoro Governo e Parti sociali sottoscrivono nuovo Protocollo che aggiorna e sostituisce quello del 14 marzo 2020 successivamente integrato il 24 aprile 2020 |
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12/05/2021 – Sicurezza, ‘Fermiamo la strage nei luoghi di lavoro’ CGIL, CISL e UIL, assemblea nazionale |
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20/05/2021 – Sicurezza sul lavoro CGIL, CISL e UIL, assemblee nei luoghi di lavoro in tutta Italia |
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20/05/2021 – ‘Patto per la scuola’ CGIL, CISL e UIL sottoscrivono a Palazzo Chigi documento di impegni in 21 punti |
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28/05/2021 – Lavoro, blocco licenziamenti, ammortizzatori sociali, ripresa tavoli crisi aziendali, contro semplificazione appalti e per accordo nazionale su salute e sicurezza Mobilitazione CGIL, CISL e UIL in Piazza Montecitorio |
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26/06/2021 – ‘Ripartiamo, insieme’ Con il lavoro, la coesione e la giustizia sociale per l’Italia di domani CGIL, CISL e UIL manifestazioni nazionali a Bari, Firenze e Torino |
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29/06/2021 – Lavoro, accordo su licenziamenti Avviso comune tra governo e parti sociali che impegna aziende ad utilizzo ammortizzatori sociali per evitare i licenziamenti. Avviato confronto su riforma ammortizzatori sociali, politiche attive e formazione |
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13/07/2021 – Nuovi diritti CGIL in piazza per chiedere approvazione ‘Ddl Zan’ |
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19/08/2021 – Rider CGIL presenta la prima class action in materia di lavoro |
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16/10/2021 – Mai più fascismi: per il lavoro, la partecipazione, la democrazia CGIL, CISL, UIL Manifestazione nazionale a Piazza San Giovanni a Roma dopo l’assalto fascista alla sede nazionale CGIL del 9 ottobre |
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11/11/2021 – #CambiaManovra CGIL, CISL, UIL Partono le mobilitazioni regionali per cambiare la Legge di bilancio 2022 |
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13/11/2021 – Emergenza infortuni #Bastamortisullavoro CGIL, CISL, UIL Manifestazione nazionale degli edili a piazza Ss. Apostoli Roma |
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16/12/2022 – Insieme per la giustizia – Sciopero generale CGIL e UIL di 8 ore contro la legge di bilancio Manifestazione nazionale a Roma e iniziative interregionali a Bari, Cagliari, Milano e Palermo |