La sanità dell’Agro Nocerino Sarnese sull’orlo del collasso.

La sanità dell’Agro Nocerino Sarnese sull’orlo del collasso. Questo il grido d’allarme lanciato dal Segretario Generale della CGIL, Arturo Sessa, nell’affollata conferenza stampa che ha tenuto il 29 Ottobre scorso nella sede di Nocera Inferiore :” E’ una questione di rispetto, ha affermato Sessa, un territorio con quasi mezzo milione di abitanti meriterebbe una sanità pubblica adeguata. Sono mesi che chiediamo un confronto di merito con il Direttore Generale della ASL, ma le parti non vengono ancora convocate”.

Troppe sono le criticità negli ospedali dall’Agro Nocerino Sarnese che, oltre all’Umberto I ,comprendono lo Scarlati di Scafati e il Tortora di Pagani. “ Abbiamo un deficit di 1200-1300 medici, continua Sessa, ed altre migliaia di figure professionali, necessarie a garantire assistenza qualificata nel territorio, in’oltre, soggiunge, oltre alla carenza di personale, va segnalato il mancato riconoscimento di alcuni istituti contrattuali”.

I fondi del Pnrr sono in arrivo, e sul loro indirizzo  e sulla relativa gestione la CGIL è fortemente preoccupata. Un primo tentativo di programmazione arriva dalla costituita conferenza dei sindaci, ma al momento non giunge al sindacato nessuna richiesta d’incontro, il neonato organismo sembra non intenzionato ad aprirsi al contributo di chi è sul campo per davvero, e che conosce le mancanze e le criticità dal sistema”. Chiediamo un confronto con i sindaci, prosegue Arturo Sessa, per dare il nostro contributo progettuale, d’idee, a un processo di riqualificazione non più rinviabile”.

Poi, il Segretario Generale della CGIL di Salerno, lancia la sua proposta di un nuovo grande ospedale per l’Agro Nocerino Sarnese: ” In una visione programmatica di lungo termine, soggiunge Sessa, un polo sanitario che raccolga tutto il bacino di utenza nell’area nord della provincia di Salerno ,non è più differibile”.

 

 

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